Finanziarie

PIR… siamo pronti a partire

Sono stati finalmente rilasciati i chiarimenti che mancavano a completare il quadro normativo di riferimento per i PIR (Piani Individuali di Risparmio), il nuovo strumento di risparmio messo a punto dal legislatore al fine di canalizzare risorse finanziarie alle Aziende italiane; sono dunque pronto a spiegarvi come sfruttare gli importanti benefici fiscali concessi a chi aderisce.
 
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28 aprile 2017
 
 
 

Ecco Fairphone, il primo smartphone etico e sostenibile.

Quando ho deciso di fare il consulente finanziario una delle condizioni che mi sono posto era quella di poter scegliere liberamente le soluzioni di investimento con cui confezionare i progetti per i clienti per riuscire a personalizzare da diversi punti di vista le scelte dei prodotti finanziari.
Per chi è sensibile a temi etici in particolare al rispetto delle persone e dell’ambiente esistono soluzioni di investimento che ci permettono di cogliere questi aspetti.
Ecco un esempio di azienda che progetta e costruisce cercando di rispettare questi principi.
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13 aprile 2017

Lavorare puntando all'eccellenza.

Preferisco i fatti alle parole….mentre molti si distraggono seguendo gli sterili dibattiti sul futuro del sistema bancario, Widiba “silenziosamente” tiene fede ai propri impegni e tappa dopo tappa mostra concretamente di puntare all’eccellenza!
E’ per questo che voglio condividere con Voi quattro importanti risultati:
– a due anni dalla partenza, nuova sede prestigiosa in zona di rilievo a Milano, il tutto per servire al meglio i suoi 160.000 clienti;
– punto di transito per molti milanesi la nuova fermata della metropolitana targata Widiba;
– i più importanti premi ricevuti in questi anni che sanciscono l’ottimo lavoro fin qui svolto; l’ultimo “Premio Cerchio d’Oro” per l’innovazione digitale;
– grande capacità di visione nel sponsorizzare un’atleta, Sofia Goggia, che in poco tempo ci ha portato nel gradino più alto nelle gare di Coppa del Mondo di Sci.
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15 marzo 2017
 
 
 

PIR: Piani di risparmio a lungo termine

Conoscete i PIR?
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in attesa di avere gli ultimi chiarimenti riguardanti alla durata, all’aspetto successorio, alla gestione della fiscalità, Vi inoltro un semplice schema che riassume le caratteristiche dei PIR “Piani individuali di risparmio a lungo termine”.
Uno degli aspetti interessanti è la volontà di avvicinare il risparmiatore italiano all’economia reale e l’economia reale al risparmiatore italiano; appena avremo chiaro tutti gli aspetti normativi potremmo cominciare a valutarli.
Se vuoi approfondire leggi l’articolo: PIR
20 febbraio 2017

Impariamo a guardare oltre l'immediato

Qualche settimana fa è mancato il grande filosofo polacco Zygmunt Bauman, grande studioso dell’animo umano e conoscitore della “paure” che caratterizzano le società moderne nell’era della globalizzazione; sono l’insicurezza del presente e l’incertezza del futuro a covare ed alimentare possibili conseguenze distruttive, ma la paura del futuro non deve condizionare le scelte di investimento che devono rimanere ancorate al metodo.
Gli individui meno dotati di competenze e flessibilità sono naturalmente quelli più vulnerabili alla paura e alla sfiducia. La sfiducia genera diffidenza indifferenza nei cittadini, indeboliscono il tessuto democratico, dice Bauman, perché le paure diventano capitale politico e scorciatoia verso politiche arbitrarie. Questo stesso meccanismo della paura è la maggiore insidia nella corretta gestione degli investimenti finanziari.
L’ansia e l’incertezza accecano la razionalità, alterano la consapevolezza degli obiettivi di investimento e opacizzano il metodo, che è il fulcro per qualsiasi gestione di portafoglio.
Per i più curiosi…guardate il video con l’intervista a Bauman cliccando qui Zygmunt Bauman.
30 gennaio 2017

Senso dei soldi e segreti del successo.

Il primo articolo dell’anno parte da alcuni insegnamenti che arrivano, non dai libri di scuola, ma dall’esperienza di uno degli uomini più ricchi del mondo: Warren Buffet. Questa ricchezza l’ha costruita quasi sempre andando a comperare aziende che il mercato aveva messo in disparte perché non di “moda” in quel momento o perché avevano bisogno di qualche riposizionamento nel business; la competenza di Warren è sempre stata guardarci dentro e capire se erano scatole vuote o se nel medio lungo potevano dare risposte a certe esigenze “fisiche” delle persone.
Fatta la scelta ha inoltre rispettato alcune regole semplici ma significative che, se usate correttamente ci permettono di navigare più sicuri.
Ne segnalo alcune:
12) Investire con successo richiede tempo, disciplina e pazienza. Non è importante quanto talento o sforzo tu metta, alcune cose richiedono tempo. Non puoi fare un bambino in un mese, mettendo incinte nove donne.
14) Nel breve periodo il mercato azionario è una macchina elettorale, nel lungo periodo è una bilancia che pesa il valore reale dell’azienda.
16) Se non vuoi essere proprietario di una azione per dieci anni, non pensare nemmeno di impossessartene per cinque minuti.
Vorrei sottolineare inoltre, che all’età di 11 anni ha iniziato ad investire in azioni. Provate invece a pensare qual è il comportamento del risparmiatore medio italiano negli investimenti azionari?
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16 gennaio 2017
 
 

ATTENZIONE MANEGGIARE CON CURA

Colgo l’occasione per condividere con voi un articolo di “Plus24-Il Sole 24 Ore” del 10 dicembre perché lo trovo molto attuale rispetto a numerose sollecitazioni di richiesta di confronto , che mi arrivano da clienti diversi.
Forex, oro fisico, Bit-Coin …. e non dimentichiamoci ananas, polizze in svizzera, tutte con lo stesso comune denominatore: GUADAGNI SETTIMANALI DA CAPOGIRO.
L’ultima della lista la società che prometteva risultati stratosferici ha sede a Sofia, si chiama qualcosa non … marketing, i bonifici devono essere fatti a Shangai piuttosto che in qualche isola e certamente parla male di tutto il sistema per far presa sulla insoddisfazione generale; ovviamente promettendo rendimenti altissimi settimanali o mensili e la pronta liquidazione in qualsiasi momento. Dimenticavo, utilizzando i mezzi della nuova era: video, convention, usano venditori “ingenui” del territorio per far presa su amici e parenti.
Ecco, questo lo scenario che vedo oggi, ma che ho visto tante altre volte. Mi viene chiesto un parere  finanziario quando la prima cosa che deve essere vista è la sostanza: la società che mi vendono il prodotto sono autorizzate? Le persone che titolo hanno per vendermi questi prodotti finanziari? A quale organo di vigilanza rispondono? ecc…
Per quanto il nostro sistema possa essere discutibile, ci sono delle regole che se rispettate tutelano il cliente in tutto e per tutto. Infrangere le regole vuol dire assumere in proprio i rischi dell’emittente.
A tuti piacerebbe vedersi raddoppiare il capitale in poco tempo, ma certamente a tutti non piace vedere che il proprio capitale sparisce all’improvviso.
Il metodo “Ponzi” è famoso in tutto il mondo, è antico, si sa come funzione ma guarda caso ci facciamo sempre abbagliare ed affascinare; spesso perchè all’inizio ci vengono chiesti poche migliaia di euro e poi….
Se vuoi approfondire leggi l’articolo: Quel serial Ponzi da Londra al Titano
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20 dicembre 2016

Comunicazione pre referendum Italia

A referendum concluso con il risultato che sappiamo e non correndo più il rischio di condizionare il vostro voto, mi piace girarvi un’analisi che ho ricevuto la scorsa settimana, dalla casa di gestione Amundi che a mio parere svela più di ogni altro dato il modo in cui leggono l’Italia i grossi gruppi d’investimento esteri; è importante perché nelle decisioni d’investire o meno nel nostro Paese spesso non si guarda alla sostanza dell’oggi, ma le prospettive politiche e dunque economiche più o meno fantasiose che si ipotizzano dall’estero. Quella che per noi può essere la normale dinamica politica di un paese ingarbugliato e campanilista, per chi ci guarda da fuori può essere semplicemente derubricato a “confusione” e dunque a incertezza: voi investireste in un business con molti punti interrogativi?
Se vuoi approfondire leggi l’articolo: Amundi: Comunicazione pre referendum Italia novembre 2016

Finanza, ancora questa sconosciuta, gli italiani i meno esperti d'Europa.

Ogni anno in autunno  vengono pubblicati gli studi sulla cultura finanziaria mondiale e purtroppo ogni anno l’Italia ha una brutta posizione.
Se Germania o Danimarca hanno un indice di conoscenza finanziaria del 65%, l’Italia arriva solo al 37%. Però tranquilli, siamo in compagnia di Cipro e Bulgaria e abbiamo dietro di noi solo la Romania.
Spesso mi sono domandato come posso fare a trasmettere l’importanza di una sufficiente conoscenza finanziaria per poter fare una scelta consapevole, che permetta anche di scegliere consapevolmente l’intermediario preparato e non la tradizione o la comodità (preciso che non è importante conoscere dove andranno i mercati ma i concetti base: inflazione, capitalizzazione ecc..). Questo studio ha fatto emergere il paradosso “pur avendo una pagella largamente insufficiente, gli italiani peccano pure di supponenza: pensando di avere capacità finanziarie superiori alla media (nell’ 80% dei casi) e sono esposti ad errori di valutazione che alterano la percezione del rischio”.
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28 novembre 2016

Brexit? Facciamo il punto a quattro mesi dal voto.

Ne abbiamo sentite di tutti i colori in questi mesi; abbiamo sentito un sacco di persone (giornalisti, politici, sindacalisti, uomini e donne della televisione, ecc..) diventare economisti dalla sera alla mattina; forse, come diventiamo tutti allenatori durante i mondiali di calcio.
In allegato una disamina di che cosa vuol dire Brexit, con qualche tentativo di analisi previsiva sui rischi e qualche cenno storico.
Se vuoi approfondire leggi l’articolo: L’Alpha e il Beta 10 ottobre 2016
18 ottobre 2016